La chiesa della Madonna del Monte era anticamente dedicata al culto della “Madonna della Quercia”, venerazione popolare di origini Quattrocentesche. Un artigiano di nome Battista Luzzante aveva fatto dipingere la Vergine Maria con il Bambino in braccio sulla superficie piatta di una tegola da un pittore chiamato Monetto. Si racconta che proprio grazie alla protezione dell’immagine sacra gli abitanti di quelle contrade poterono scampare alla terribile pestilenza del 1467.
La costruzione della chiesa, in contrada Monte, fu iniziata nel 1546 su petizione dei cittadini e a spese del Comune che utilizzò i proventi delle multe e contravvenzioni riscosse per determinanti delitti.
La piccola chiesa presenta l’originario impianto a croce greca con le tre piccole absidi semicircolari. Internamente era stata dotata di un soffitto a volta reale avente al centro una cupola fatta con pietra cotta, poi coperta con travi, pianelle e tegole.
Il piccolo tempio era in origine provvisto di tre altari. L’altare Maggiore era ornato da una pittura raffigurante la “Madonna con il Bambino contornati dai santi Giuseppe, Francesco d’Assisi e Vittoria”. L’altare di destra era dedicato alla Madonna Immacolata e quello di sinistra alla “Madonna della Quercia”, con San Francesco e Sant’Antonio da Padova.
Il portale in stile rinascimentale è simile a quello del Palazzo Melis. Quello della chiesa si differenzia per un particolare sostanziale: nella parte superiore dei due capitelli fioriti che sorreggono l’architrave si trova scolpito in rilievo il cosiddetto “Sole delle Api”, antichissimo simbolo diffuso nelle aree celtiche e specialmente lungo l’arco alpino: si tratta di un simbolo solare costituito da sei “spicchi” disposti a raggiera e racchiusi in un cerchio.
Sta ad indicare il Sole, inteso come vita, calore, luce e tutto ciò che è bello e piacevole. Sta ad indicare la “ruota della vita”. Sta ad indicare Gesù Cristo, “vero Sole”, “Sole invitto” e “Sole di giustizia”.

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