In origine vi era una piccola chiesa, fuori dal castello, forse dedicata a S. Stefano. Nel 1605 i fratelli Massarini la restaurarono, ampliarono e la dedicarono alla Madonna della Consolazione ed a S. Stefano. Nel 1612 la donarono all’ordine degli Agostiniani Scalzi, che nell’annessa abitazione costituirono un monastero dedicato alla Madonna della Consolazione e intitolarono la chiesa a Sant’Agostino.
Nel 1925 vennero iniziati lavori di ammodernamento, che proseguirono fino al 1930. In quegli anni venne realizzata l’attuale volta della navata. Negli anni ’70 del secolo scorso venne eretto il campanile, utilizzando i mattoni della demolita chiesa rurale di San Marone. In facciata sono due cornici di forma quadrata a rilievo, disposte in maniera simmetrica rispetto al portale. Sopra a questo è aperto un piccolo oculo, realizzato negli anni venti. Fino al 1922 San Marone è stata «parrocchia gentilizia», senza ambito territoriale, aveva giurisdizione su circa quaranta famiglie di origine antica ed era allocata nella chiesa di S. Giovanni Battista. Nel 1923, dall’arcivescovo Carlo Castelli, fu eretta parrocchia territoriale a cui venne assegnata la parte orientale del territorio. Le famiglie che abitavano a destra della strada provinciale (“a levante”) furono assegnate a San Marone, quelle a sinistra a San Giovanni Battista. La titolarità della parrocchia fu trasferita nella chiesa di Sant’Agostino che da allora in avanti prese il nome di San Marone.
La chiesa conserva nell’abside il Crocifisso, in legno di fico del XVI sec. d’autore anonimo proveniente dalla Chiesa della Misericordia, e due tavole, di scuola crivellesca (sec. XV), raffiguranti la Madonna e S. Giovanni Evangelista provenienti anch’esse dalla Chiesa della Misericordia. Sopra la porta di ingresso è conservata una splendida tela raffigurante S. Marone – che regge sulle mani un libro su cui poggia l’antico castello di Monteleone – con S. Michele Arcangelo e S. Martino. Conserva inoltre una croce astile con campanelli, in argento fuso cesellato e sbalzato destinata a racchiudere reliquie sacre, realizzata da Fra Bartolomeo da Montelparo nel 1524, proveniente dalla Chiesa di San Giovanni Battista.

Originally there was a small church outside the castle, perhaps dedicated to Saint Stefano. In 1605, the Masserini brothers restored and extended the church and they dedicated it to the Madonna della Consolazione and to Saint Stefano. In 1612, the Augustine Monastery dedicated to the Madonna della Consolazione and the church was called Saint Agostino. The presbytery, supported by two pilasters of the crypt below, was probably built soon after. In 1925, modernisation work began that continued until 1930. During those years the actual nave vault was created. During the 1970s the bell tower was erected using the bricks of the demolished rural S. Marone church. On the façade there are two square embossed cornices, placed symmetrically to the gate. Above this, a small open oculus can be found which was made between 1925 and 1930, closing a previous rectangular window. Until 1922, S. Marone was a “noble parish”. It did not have a defined geographical area. From 1923, it became a parish of relevant geographical area and it was assigned the eastern part of the area. The families who live to the right (“levante” – eastern) are assigned to Saint Marone, those who live on the left to Saint Giovanni Battista. Several works are preserved here: the Crucifix made of fig tree wood from the 16th century by an unknown artist, originally from the Church of Mercy, a splendid canvas of Saint Marone who carries in his hand a book with the ancient castle of Monteleone on the top, with Saint Michele Arcangelo and Saint Martino; a processional cross in molten silver, engraved and embossed containing the revered relic of Christ’s cross with little bells. This was created by Brother Bartolomeo of Montelparo (1524) from the Church of Saint Giovanni.

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