Il Palazzo, che attualmente ospita gli uffici comunali, domina Piazza Matteotti e risale ai secoli XVII-XVIII, strutturandosi con piano della servitù e mezzanino, piano nobile e piano residenziale. Nei locali principali del piano nobile e di quello superiore, in particolare nei soffitti, è possibile ammirare i decori interni che caratterizzano le stanze, ognuna con un suo tema. Al piano nobile il salone di rappresentanza o stanza delle Quattro Stagioni, la stanza delle Arti e Mestieri, la stanza di Venere, quella di Angelina e Medoro e la stanza dello Spolvero. Salendo lo scalone si giunge al piano superiore che ospitava gli appartementi priovati della famiglia Passari. Vi troviamo la stanza dei Vasi, la stanza degli Stemmi, la stanza degli Arabeschi, quella dei Gigli e quella dei Salomini, poi quella Rossa e la stanza dei Putti. Al piano superiore si trova anche la Cappellina privata della famiglia Passari che presenta una ricca decorazione baroccheggiante dove prevalgono i colori rosso bordeaux, verde scuro, oro e giallo ocra. Nonostante il vano sia di forma rettangolare si ha la percezione di entrare in un ambiente ellittico, per la modellazione degli angoli con nicchie a scomparto e per il soffitto a volta di colore celeste, nel cui centro è posta una colomba dorata circondata da una raggiera.
In alcune delle sale adiacenti è ospitata l’esposizione permanente delle opere dello scultore montegiorgese Gaetano Orsolini (1884-1954). Sono lavori in bronzo, in legno, alcuni in pietra, altri appena abbozzati nel gesso, immagini di rara immediatezza, momenti di un domestico colloquiare con fanciulli, ninfe, satiri, ballerine.

Descrizione estratta da: “Montegiorgio nella storia e nell’arte” a cura di Mario Liberati, Andrea Livi Editore e Comune di Montegiorgio, febbraio 2008.

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